Le bacheche digitali della web application Padlet rispondono ad una doppia necessità:
Quando si progetta e si realizza una attività si ricercano e si producono molti materiali. Soprattutto nella fase di ideazione, caratterizzata da brainstorming anche “a livello individuale”, si spazia e si costruisce un repertorio molto ampio. L’azione successiva è quella di focalizzare l’attenzione su alcuni elementi che guideranno la realizzazione, che farà emergere e produrre altri elementi sempre molto centrati sul conseguimento degli obiettivi.
Nella realizzazione cartacea della documentazione si mantiene solitamente questa focalizzazione e non si diffonde l’ampio repertorio di ricerca. L’operazione non è infatti “economica”, richiede tempo e fatica e normalmente il repertorio di ricerca va così perduto.
La documentazione digitale risolve questo problema consentendo una rapida raccolta dei materiali che vengono immediatamente resi disponibili. Padlet si inserisce nel novero delle bacheche digitali di cui esempio più noto è forse Pinterest. Essa è realizzata, però, da un gruppo di insegnanti americani che, lavorando su logiche di Content Curation, hanno recuperato alcune abitudini e tecniche scolastiche.
Ogni risorsa rintracciata in rete (pagina, sito, video, animazione, simulazione, immagine, ...) o prodotta autonomamente diviene un post-it nella bacheca, che può assumere forme e strutture diverse per catalogare i materiali, porli in relazione, metterli a confronto evidenziare procedure, stratificare l’informazione utilizzando titoli, sintesi, descrizioni, note e focalizzazioni dei problemi e delle scelte.
La bacheca digitale può dunque essere:
Nelle bacheche sulla luce e sull’ombra, realizzate nell'ambito del progetto Ark of Inquiry dell'UNESCO, coerentemente con quanto qui descritto, si propongono ampi repertori di risorse on line: alcuni sono stati utilizzati, altri no e rimangono quali opportunità e stimolo a proporre nuove idee per altri interventi didattici (in qualsiasi ordine, grado e contesto scolastico).
In particolare, si propone uno sviluppo delle esperienze didattiche volto a unire l’approccio strettamente scientifico (Fisica e Matematica) a quello relativo alla dimensione artistica e alla più ampia sfera della rappresentazione e dei significati simbolici dei fenomeni.
Ciò risponde alla necessità di predisporre connessioni tra le discipline ed integrazione di competenze che permettano di svolgere compiti "unitari".