Padlet: bacheche digitali per insegnanti e studenti

 

Le bacheche digitali della web application Padlet rispondono ad una doppia necessità:

  • raccogliere e distribuire materiali e risorse di lavoro; 
  • documentare l’esperienza didattica.

 


Quando si progetta e si realizza una attività si ricercano e si producono molti materiali. Soprattutto nella fase di ideazione, caratterizzata da brainstorming anche “a livello individuale”, si spazia e si costruisce un repertorio molto ampio. L’azione successiva è quella di focalizzare l’attenzione su alcuni elementi che guideranno la realizzazione, che farà emergere e produrre altri elementi sempre molto centrati sul conseguimento degli obiettivi.

Nella realizzazione cartacea della documentazione si mantiene solitamente questa focalizzazione e non si diffonde l’ampio repertorio di ricerca. L’operazione non è infatti “economica”, richiede tempo e fatica e normalmente il repertorio di ricerca va così perduto.

 

La documentazione digitale risolve questo problema consentendo una rapida raccolta dei materiali che vengono immediatamente resi disponibili. Padlet si inserisce nel novero delle bacheche digitali di cui esempio più noto è forse Pinterest. Essa è realizzata, però, da un gruppo di insegnanti americani che, lavorando su logiche di Content Curation, hanno recuperato alcune abitudini e tecniche scolastiche.

 

Ogni risorsa rintracciata in rete (pagina, sito, video, animazione, simulazione, immagine, ...) o prodotta autonomamente diviene un post-it nella bacheca, che può assumere forme e strutture diverse per catalogare i materiali, porli in relazione, metterli a confronto evidenziare procedure, stratificare l’informazione utilizzando titoli, sintesi, descrizioni, note e focalizzazioni dei problemi e delle scelte.

   

    

La bacheca digitale può dunque essere:

  • strumento di diffusione di materiali di lavoro per gli allievi impegnati nella specifica attività didattica;
  • strumento di diffusione di materiali di lavoro per i docenti impegnati nella specifica attività didattica;
  • ambiente digitale di produzione di elaborati da parte degli allievi;
  • ambiente di diffusione dei materiali utilizzati, ma anche di materiali attinenti alle attività che non trovato uso, ma che potrebbero essere utili nella loro riproposizione, anche a fini variazioni nella progettazione e nella stesura progettuale di attività differenti (non si perdono i repertori di ricerca: sono resi disponibili, più o meno strutturati, alla creatività di altri);
  • ambiente di complessiva documentazione didattica o strumento di specifica documentazione di una parte dell’esperienza;
  • “luogo” virtuale e collaborativo di lavoro e documentazione per docenti e studenti insieme;
  • strumento di predisposizione di compiti "autentici", in quanto la fruibilità della rete non rinchiude gli elaborati in ambiti puramente scolastici e non li limita ad un unico approccio disciplinare (in proposito, si veda anche la Taskonomy della Web Quest di Bernie Dodge);
  • strumento di presentazione di risultati, elaborati, o anche solo di materiali di lavoro, in forma flessibile, dialogata e attiva con pubblico o gruppi di lavoro (i post-it possono raccogliere anche idee, proposte e spunti progettuali ed operativi, che emergano dalla discussione di quanto presentato: essi possono trovare immediata collocazione strutturata nella bacheca, cosa molto difficile con i tradizionali software di presentazione).
  • strumento di raccolta e discussione di domande, opinioni ed idee sia nei brainstorming che nei dibattiti (nei convegni, negli incontri di formazione, ma anche nelle attività in classe con gli studenti)

 

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Nelle bacheche sulla luce e sull’ombra, realizzate nell'ambito del progetto Ark of Inquiry dell'UNESCO, coerentemente con quanto qui descritto, si propongono ampi repertori di risorse on line: alcuni sono stati utilizzati, altri no e rimangono quali opportunità e stimolo a proporre nuove idee per altri interventi didattici (in qualsiasi ordine, grado e contesto scolastico).

 

In particolare, si propone uno sviluppo delle esperienze didattiche volto a unire l’approccio strettamente scientifico (Fisica e Matematica) a quello relativo alla dimensione artistica e alla più ampia sfera della rappresentazione e dei significati simbolici dei fenomeni.


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Ciò risponde alla necessità di predisporre connessioni tra le discipline ed integrazione di competenze che permettano di svolgere compiti "unitari".