La geometria descrittiva è la scienza che permette, attraverso determinate costruzioni geometriche, di rappresentare in modo inequivocabile su uno o più piani, oggetti bidimensionali e tridimensionali.
La rappresentazione può essere finalizzata a visualizzare oggetti già esistenti, come nel rilievo (per lo più architettonico), e/o di oggetti mentalmente concepiti, come nella progettazione di manufatti tridimensionali.
Le proiezioni ortogonali sono il disegno di un oggetto 3D, che viene rappresentato per mezzo di una o più figure piane, dette viste.
Tali viste sono ortogonali, cioè perpendicolari alle facce dell’oggetto. Per rappresentare un corpo solido ci vogliono 6 viste, una per ogni lato, in quanto un oggetto può essere osservato da 6 direzioni diverse, nel particolare:
Nel caso di un corpo solido regolare (es. parallelepipedo), i lati sono uguali 2 a 2, quindi sono sufficienti un numero di viste pari alla metà, cioè tre. Per oggetti più semplici bastano 2 viste, mentre per un cubo è sufficiente una sola vista.
L'assonometria (dal greco áxon = asse e métron = misura, cioè misura in base agli assi) è un metodo di rappresentazione grafica trattato dalla geometria descrittiva.
Fu introdotta dal francese Gaspard Monge alla fine del Settecento.
Il principio alla base dell'assonometria è la proiezione di un oggetto geometrico su un piano (piano di proiezione o quadro), lungo la direzione determinata da un punto improprio (retta di proiezione o centro di proiezione). Una caratteristica dell'assonometria è di poter rappresentare contemporaneamente tre facce di uno stesso parallelepipedo rettangolo.
La prospettiva è un insieme di proposizioni e di procedimenti di carattere geometrico-matematico che consentono di costruire l'immagine di una figura dello spazio su un piano, proiettando la stessa da un centro di proiezione posto a distanza finita.
Si tratta quindi di una proiezione centrale, o conica. La specificazione è utile per distinguerla dalla prospettiva parallela, modo alternativo, anche se non di uso corrente, di chiamare le assonometrie.
La parziale comunanza dei termini è dovuta al fatto che l'assonometria, per motivi strutturali legati alla determinazione dell'immagine su un solo piano, può essere vista come un caso particolare della prospettiva, quando il centro di proiezione, anziché essere un punto proprio, è all'infinito.
Un po' di Storia: Storia della Rappresentazione
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